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Processionarie: il pericolo per i nostri cani!

Amici cinofili inizia la primavera e i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di noi per sconfiggere un nemico insidioso e pericoloso, la processionaria.

Se non avete ancora avuto a che fare con questo problema, vi illustro un po’ con chi abbiamo a che fare.

La processionaria è un lepidottero, ovvero una farfalla: il suo ciclo vitale passa da uovo a larva (o bruco), poi a crisalide e infine a farfalla adulta.

Allo stadio di larva, le processionarie sono un pericolo per la salute umana e possono essere addirittura letali per il cane: questi bruchi stimolano la sua curiosità camminando in processione (da qui ha origine il loro nome), sono parassiti delle piante su cui vivono e che, spesso, distruggono completamente.

Il pericolo è rappresentato dai peli urticanti che ricoprono il corpo delle processionarie, che vengono trasportati dal vento e che quindi possono colpire anche lontano dai bruchi.

Il momento di maggiore pericolo, come vi dicevo all’inizio di questo articolo, è tra marzo e aprile e quindi ora.

Quando la temperatura ambientale diventa più mite, le larve di processionaria escono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi e raggiungono un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide che, successivamente, diventerà farfalla.

Ciascuna larva è lunga circa 4 – 5 cm, ha il capo di colore nero e il corpo grigio sui lati, rosso fulvo sul dorso.

I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.

I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono: improvvisa e intensa salivazione, la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

Quando un cane entra in contatto con la processionaria la situazione si aggrava in breve tempo.

È bene quindi agire in fretta con un intervento di primo soccorso, allontanando la sostanza irritante dal cavo orale dell’animale: procedere effettuando un lavaggio della bocca più abbondante possibile, con una soluzione di acqua e bicarbonato, utilizzando una siringa sprovvista di ago in caso il cane non si lasci toccare in bocca.

Il passo successivo è correre dal veterinario che applicherà le cure necessarie.

La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007, soprattutto in quelle aree identificate, in cui “è stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.

Nonostante queste azioni incoraggianti da parte del Governo, cari amici cinofili, non sottovalutate mai questo parassita e tenete al sicuro i vostri cani!

 

Andrea Grisi