Cane che scappa: come risolvere il problema

Subito un primo chiarimento, cari amici cinofili: difficilmente il cane scappa con l’intenzione di farlo.

La sua idea è spesso quella di “andare a fare un giro di perlustrazione” per poi tornare quando gli va.

Perché?

Solitamente il cane scappa per noia, per motivazioni sessuali o per il desiderio di raggiungere i propri padroni fuori casa.

Tuttavia, quando il nostro amico a quattro zampe decide di uscire dal giardino con metodi suoi, accade che poi qualcosa va storto e il cane non ritorna come aveva programmato: il traffico cittadino, gli stimoli e l’ambiente sconosciuto lo confondono e il nostro amico va in panico, perdendo così la strada di casa.

Alla base della fuga, quindi, c’è che il vostro amico a quattro zampe non si sente realizzato, non riceve stimoli e non sa cosa ci fa nella vostra casa… Allora perché restarci?

Tanto vale andare a fare una passeggiata…

Come risolvere la situazione?

Il cane ha bisogno di capire qual è il suo ruolo all’interno del branco, ha bisogno di sapere perché è lì con voi e questo non lo impara con le coccole o con i vizi.

Per un cane da caccia o da guardia questo problema esistenziale è meno riscontrabile, mentre invece il cane da compagnia ha la necessità di sentirsi utile alla sua famiglia per non annoiarsi.

Per quanto riguarda le fughe per motivazioni sessuali, l’obbedienza è l’unica risposta, ma ovviamente il cane può obbedire solo se l’umano è presente. Quindi, quando il padrone è fuori casa, l’unica soluzione è mettere il cane in sicurezza: o sta dentro casa, o sta in un recinto o box a prova di fughe, di arrampicate e di buche!

Ci sono poi cani che scappano per rincorrere un gatto, un altro animale o una bicicletta: questi cani devono necessariamente essere educati a identificare gli stimoli per quelli che sono, non sempre prede.

Come detto prima, altri cani scappano per raggiungere i loro padroni, pensiero molto tenero da parte loro ma pericolosissimo: non lasciate mai cancelli o porte aperte e considerate che, se avete un cane di taglia grande, meglio chiudere a chiave per evitare le zampate.

Vi è mai capitato che un cane adulto appena adottato cercasse di scappare?

L’istinto è lo stesso purtroppo. In questi casi, il cane è in cerca del suo padrone precedente…

Per i primi tempi, il cane adulto adottato non andrà liberato se non in luoghi sicuri e si dovrà lavorare per creare un vero rapporto tra noi e lui.

Avete problemi di fughe da casa?

Fatemi conoscere il vostro cane, insieme costruiremo la sua identità e gli daremo un vita più serena al vostro fianco.

Andrea Grisi

Cani mini, ma non per carattere

Chi ha un Chihuahua lo sa, i cani più piccoli sanno come farsi valere!

Un cane di piccola taglia attira molto le famiglie con bambini, proprio a causa delle sue dimensioni: piccolo il bambino, piccolo il cane.

Tuttavia, meglio conoscere la singola razza prima di accogliere un nuovo amico in casa!

Qui di seguito, cari amici cinofili, vi presento quattro delle razze mini più famose.

Se siete interessati ad un approfondimento sul Chihuahua, ne ho già parlato qui

 
Il Bolognese

Cane di piccola taglia coperto da pelo bianco puro, lungo e morbido.

Molto serio ed in generale poco irrequieto, il Bolognese è un piccolo cane intraprendente, docile, molto attaccato al suo padrone ed a chi lo circonda.

Il Bolognese è infatti il tipico cane da compagnia.

Si affeziona così tanto alla sua famiglia da non poterne fare a meno, cercando costantemente il contatto fisico.

Con gli estranei, questo cane è inizialmente scontroso e diffidente e abbaia insistentemente alla loro vista.

Il cane Bolognese è un grande amico dei bambini, ma a patto che questi non lo importunino troppo!

Questo cagnolino non è un grande sportivo e non ama giocare in continuazione: il suo passatempo preferito è passare da una poltrona all’altra del salotto.

 
Il Maltese

Vivace, affettuoso, molto docile ed intelligente, il Maltese è un cane da compagnia di piccola taglia. È coperto da un pelo molto lungo e bianco, è molto elegante e si nota per il portamento della testa, fiero e distinto.

Questa razza di cane ha un’origine curiosa: il suo nome non significa che è originario dell’isola di Malta, perché l’aggettivo “maltese” proviene dal vocabolo semitico “màlat”, che vuol dire rifugio o porto. Questa radice semitica si trova giustamente anche in quella dell’isola di Malta. Gli antenati di questi piccoli cani vivevano nei porti del Mediterraneo, dove combattevano i topi ed i ratti, che pullulavano nei magazzini portuali e nelle stive.

Il cane Maltese è leale e intelligente, giocherellone ma ubbidiente. È bene, però, non consideralo un cane da appartamento: per evitare che soffra, lo si deve portare fuori molto spesso per farlo sfogare.

 
Il Chin

Questo cane ha un carattere giocoso e vivace. Si tratta anche della più piccola delle razze canine giapponesi il cui impiego fu, dall’inizio, orientato verso il gioco e la compagnia.

Il cane di razza Chin apprezza molto la compagnia dei bambini e gli piace fare amicizia con gli altri cani: in genere, questa è una delle poche razze di cane che accetta la presenza di altri animali nel suo territorio senza fare storie.

Una cosa a cui prestare attenzione è ciò che gli viene concesso: se lo si invita a salire sul divano una volta, quel divano diventerà automaticamente suo.

 
Il Cavalier King Charles Spaniel

Pieno di vitalità, affettuoso, non ha veramente paura di nulla. Il suo carattere amichevole e non aggressivo spiega in gran parte la sua popolarità, prima europea e poi mondiale, dalla fine degli anni 1990.

Il Cavalier King non ama stare fermo, è un giocherellone e ama divertirsi anche con altri cani, o con altri esseri umani. I cani di questa razza vengono spesso utilizzati per la pet therapy data la loro docilità, con ottimi risultati.

Uno dei problemi di salute più frequentemente riscontrato nei Cavalier King è la siringomielia: si tratta di una patologia legata al cranio che, non sufficientemente ampio, blocca il flusso del fluido cerebrospinale. A questo possono seguire paralisi e problemi cardiaci. Occhi e orecchie del Cavalier King sono molto delicati e vanno tenuti con cura, puliti spesso e controllati con regolarità.

A ognuno il suo, come si dice!

Ogni cane ha le sue particolarità, che il padrone ha il dovere di conoscere.

Il carattere, poi, può sempre migliorare!

A questo proposito, vi ricordo i miei corsi collettivi.

 

Andrea Grisi

Cose che i cani non sopportano

Il titolo di questo articolo, cari amici cinofili, dice molto delle nostre vite a fianco dei cani.
Certo, dire che tutti i cani non sopportano le stesse cose è un po’ generico, ma sapete che a non tutti i cani piace quando li abbracciate, quando gli toccate il muso o la testa?

Ci sono anche cani che si innervosiscono quando ci mettiamo a fare lunghi discorsi con loro perché, strano a dirsi, non capiscono un granché di ciò che stiamo dicendo!
Vogliamo parlare della passeggiata a guinzaglio corto per non farli esplorare ampiamente il loro territorio?

E quando siamo annoiati? Ci sono cani che diventano ingestibili per questo nostro atteggiamento.

Nelle situazioni rappresentate pocanzi non stiamo considerando tanti altri fattori che possono scatenare comportamenti scorretti nel nostro cane, comportamenti che probabilmente in questo momento non stiamo leggendo nella maniera corretta.
Spesso la nostra “scusa” è che il nostro amico a quattro zampe ha un carattere molto forte e quindi tende ad imporsi, dobbiamo fare quello che vuole lui se no si innervosisce.

Questa scusa non regge più quando la famiglia si allarga e arriva un bimbo che deve essere protetto da un cane che si agita sentendone l’odore o i pianti, ad esempio.

E i rumori improvvisi?
Anche quelli sono un grosso problema per alcuni cani.

Con questi esempi intendo illustrarvi il perché nei miei corsi collettivi, durante gli esercizi, vengono utillizzati vari accessori e vengono ricreate delle situazioni della quotidianità su cui è necessario che il cane lavori.
Vassoi, giornali, passeggini: cosa succede nei vostri cani quando hanno a che fare con questi oggetti?
Portare a fare una passeggiata il vostro bebè e il vostro cane contemporaneamente può non essere una buona idea, se l’animale non è ben educato alla situazione.

Ecco perché ci tengo ad esporre il cane alla quotidianità, come anche ai rumori improvvisi: nel corso collettivo, il vostro amico a quattro zampe deve abituarsi a reagire in modo corretto a questi stimoli e voi dovrete poter comprendere i suoi atteggiamenti.
Se ha paura, il cane va trattato in modo differente dal caso in cui si sente insicuro.

Venite ai miei prossimi corsi, scoprirete un mondo fatto di emozioni e condivisione.

Vi aspetto ai corsi collettivi!

 

Andrea Grisi

Conoscere il cane di razza

I cani destano curiosità in chi li conosce poco e, spesso, questa curiosità porta ad errori di valutazione e a situazioni che tutti vorremmo fossero evitate.

Ad esempio, l’idea di regalare una cane senza conoscerne a fondo la razza può portare alla frustrazione di non riuscire a gestire il cucciolo e, quindi, alla successiva disfatta riportando il cane dove lo si era preso.

Non c’è niente di peggio per il cane, cari amici cinofili, che venire lasciato dopo qualche giorno di incredibile felicità con la speranza di un futuro in una famiglia affettuosa!

E voi sapete bene come la penso sulle persone che trattano male i cani…

Per questo ho pensato di raccontarvi dei dettagli (che proprio dettagli spesso non sono) su alcune delle razze con cui tutti possiamo entrare in contatto.

 

Il Chihuahua

Iniziamo con lui, il più piccolo tra i cani al mondo.

In Italia il Chihuahua arriva per la prima volta negli anni ’60 e diviene popolare dagli anni ’90.

Tuttavia, le sue origini sono decisamente molto più antiche e partono nell’antico Messico, dall’omonimo stato del Chihuahua, dove è stato oggetto di miti e storie fantastiche: Xolotl, divinità del popolo Tolteco, era come il più famoso Anubis, divinità egizia, e aveva anch’egli sembianze canine.

Xolotl ricopriva anche lo stesso compito che spettava ad Anubis, accompagnare i morti nell’aldilà. Eh si, questo è stato il primo compito dei nostri amici Chihuahua, traghettare i morti e purtroppo questo ha fatto sì che tra i Toltechi ci fosse poi l’usanza di uccidere e seppellire i Chihuahua insieme ai loro padroni. Fortunatamente poi subentrò un’altra cultura messicana, quella dei Chichimec, ovvero il Popolo del Cane (“chichi” significa proprio “cane”). L’impero Azteco finì e con esso anche le tradizioni mitologiche tramandate oralmente: questo piccolo cagnolino arrivò poi in Europa nell’800.

Questa tipologia di cane è da appartamento e ama le comodità di casa.

Nonostante sia un cane di piccole dimensioni, richiede un padrone fermo e tenace per non rischiare di allevare animali dominanti, aggressivi ed iperprotettivi.

Al piccolo Chihuahua deve essere subito ben chiaro il ruolo di capobranco del padrone: questo modo di approcciarsi permetterà di avere un cane sereno ed equilibrato.

 

Il Carlino

Questa razza di cane è molto comune nel nostro Paese, dove arrivò dalla Cina presumibilmente fra il 1500 e il 1600.

Il Carlino è anche conosciuto con i nomi Pug e Mops (musetto); il nome italiano, invece, deriva da Carlo Bertinazzi (detto Carlino), un attore famoso nel ruolo di Arlecchino, che indossava una maschera nera e rugosa, molto simile al muso del cane.

A prima vista risulta molto simile al Bulldog ma è più piccolo.

Il Carlino è un cane calmo, affettuoso, particolarmente sensibile e pigro: dorme molto ed è poco incline al movimento, caratteristica da tenere in considerazione con dei bambini in casa.

Il Carlino è, come da classificazione, un cane tipicamente da compagnia che si distingue per la sua dignità e serietà.

Quando si sceglie un cane di questa razza non si può non considerare che ha bisogno di molte cure: il carlino è il cane con le rughe ed è proprio all’interno di esse che possono svilupparsi delle infezioni.

Questo può essere evitato solo con un’accurata pulizia quotidiana, che renderà il muso del vostro Carlino più bello e pulito, ma sarà anche una grande esperienza per creare un legame forte tra proprietario e cane.

 

Il Labrador Retriever

Il nome di questo cane indica la sua attitudine alla caccia ma, data la sua indole particolarmente giocosa, può essere considerato un cane da compagnia a pieno titolo.

Il Labrador Retriever non ha problemi a rapportarsi con i bambini e si adatta bene alla vita domestica, anche in appartamento.

In età adulta, questo tipo di cane diventa più tranquillo.

 

Il Jack Russell Terrier

Cane di piccola taglia, robusto e ben proporzionato con il pelo corto, prevalentemente bianco con macchie che possono essere o nere o marroni.

È un cane molto vivace, attento e intelligente, in grado di relazionarsi senza alcun problema con i bambini e altri cani.

Storicamente, il Jack Russell veniva impiegato come cane da caccia in tana e questo ha portato ad un cane coraggioso e determinato, ottimo anche come cane da guardia.

Se avete un appartamento, questo tipo di cane si adatta ed è un buon cane da compagnia ma ricordate, non potete lasciare un Jack Russell tutto il giorno a casa: sono cani che hanno bisogno di molto movimento e che vanno stimolati sempre con nuovi giochi ed esperienze. Non c’è cosa peggiore di vedere un cane di questa razza apatico, cosa che può succedere se lo lasciate da solo e, in caso, state pronti: nella peggiore delle ipotesi vi distruggerà la casa!

 

Come avrete notato, anche solo nella presentazione di queste quattro razze, ci sono cani per ogni situazione.

Nella scelta di un cane bisogna tener conto delle sue caratteristiche, per capire se coincidono bene con il nostro stile di vita e con la nostra famiglia.

Nei prossimi articoli vi racconterò di altre razze, alcune anche meno comuni, per darvi il mio supporto nella decisione sul vostro nuovo amico a quattro zampe e, per qualsiasi problema nella sua educazione, ricordatevi dei miei corsi!

 

Andrea Grisi

 

Come educare il cane ogni giorno

Cari amici cinofili, la richiesta principale che mi ponete è: come faccio ad avere un cane che mi ascolti e mi segua?

Un cane difficilmente è così per carattere? Proprio perché siete in tanti a farmi la domanda scritta sopra, vi assicuro che portarlo alla perfezione è un grande lavoro di costanza e impegno, suo e anche vostro.

Questa è un’ottima risposta, non vi pare?

Significa che avere un cane educato e diligente non è utopia, è possibile!

Basta partire da un punto, nelle vostre intenzioni, che deve essere più che solido.

Come vi dico nel mio libro (acquistabile qui http://www.andreagrisi.it/i-cani-non-si-soffiano-il-naso/):

“Scegliere un cane non può essere, non deve essere, togliersi uno sfizio, o peggio ancora, seguire una moda, magari nata sulla scia di un film appena uscito.

Scegliere un cane vuol dire decidere di condividere un tratto della nostra vita con qualcuno che non è umano, ma che come un umano ha bisogno di tempo, cure e di affetto. Non basta desiderarlo, ma bisogna essere sicuri di potercene prendere cura come si deve.”

Se questo per voi è assodato, è arrivato il momento di prendervi cura del vostro cane in un modo che cambierà positivamente il vostro rapporto.

Nei miei corsi collettivi, che svolgo regolarmente nelle provincie di Brescia, di Bergamo e di Mantova, porto i cani in contesto urbano, lontano dai campi di addestramento che tendono a condizionarli.

In queste occasioni insegno loro a rispondere nella maniera migliore agli stimoli del mondo esterno e del contesto in cui si trovano, provo con loro e con voi gli esercizi con simulazioni reali: il risultato è un cane che ascolta il padrone che, a sua volta, sa come interagire correttamente con lui e farsi obbedire.

Il cane tira, abbaia agli altri, non sta composto quando siete fermi a parlare con un’altra persona: queste situazioni (e molte altre) vengono viste ad una ad una con voi e con il vostro cane nel corso delle 8 lezioni.

I miei corsi collettivi sono aperti a tutte le razze, a prezzo convenzionato.

Trovate tutte le date e le location qui: http://www.andreagrisi.it/corsi-collettivi/

All’inizio dell’articolo vi ho parlato di quanto l’educazione del cane sia un lavoro costante: nei miei corsi per cani e padroni insegno ad entrambi come è possibile raggiungere e mantenere un ottima educazione cinofila, ma il tutto non si conclude nelle 8 lezioni.

Nei giorni a venire dovrete sempre utilizzare il metodo di comunicazione appreso nel corso, vedrete così che il vostro cane risponderà bene e vi darà grandi soddisfazioni.

Pronti ad intraprendere questo percorso con il vostro amico a quattro zampe?

Vi aspetto ad Orzinuovi, Prevalle, Carpenedolo, Leno, Castegnato e Palosco!

 

Andrea Grisi

L’”educazione urbana” per il cane

Essere proprietario di un cane non è sempre facile.

Nel rapporto con un amico a quattro zampe è tutto bellissimo, fino a che non ci si trova nella situazione in cui si è costretti a lasciarlo sempre a casa perché “tira troppo” o “disturba”.

Cosa fare in questi casi?

Certamente lasciarlo a casa non è la risposta.

Il cane vuole stare con il suo padrone e con la sua famiglia, non ama stare da solo e chiuderlo in casa potrebbe anche peggiorare la situazione.

La soluzione è una sola, è una decisione che il proprietario dell’animale deve prendere per il bene di tutti: educarlo.

Il cane è perfetto in casa ma spesso fuori non si riesce a gestirlo.

Per risolvere questo problema, dopo anni di esperienza nella cinofilia, Doctor Dog ha deciso di rinnovare il suo corso più importante: il corso collettivo.

Questa tipologia di corso, indirizzato al cane e al suo padrone, è un’occasione per mettersi alla prova con il proprio amico a quattro zampe e permettere a lui di socializzare e imparare dai cani migliori.

In 8 lezioni su suolo pubblico, l’istruttore non si limiterà a dare nozioni di obedience (seduto, terra, resta, seduto/terra a distanza, …) ma affronterà la quotidianità in ambiente urbano, dove il cane non ha il condizionamento del campo di addestramento.

Perché questa scelta?

Ci sono cani che in campo di addestramento sono bravissimi e fanno credere al padrone che il problema sia risolto ma poi, alla prima passeggiata, tornano ingestibili.

Questo accade perché il cane è condizionato dal contesto, dal luogo in cui si trova, dagli odori e da molti altri fattori non controllabili.

Da qui l’idea di portare il corso collettivo Doctor Dog in contesto cittadino, in cui verranno testati gli esercizi insegnati al cane con delle simulazioni reali.

Il cane tira, abbaia agli altri, non sta composto quando il padrone è fermo a parlare con un’altra persona: queste situazioni (e molte altre) vengono viste ad una ad una con l’animale e il suo padrone nel corso delle 8 lezioni e, per ognuna di esse, viene insegnato un esercizio che porta il cane a rimanere concentrato e ad imparare il giusto comportamento.

I corsi collettivi Doctor Dog sono aperti a tutte le razze, a prezzo convenzionato.

 

Andrea Grisi

 

10 cose da sapere sui cani

Che meravigliosa amicizia c’è tra noi e i nostri amici a quattro zampe.

Magari nella vostra vita, come nella mia, siete stati accompagnati da diversi cani, tutti speciali per tante bellissime cose. Magari, invece, siete alla prima esperienza e avete un cucciolo di cui prendervi cura.
Ciò che noto spesso, però, è che sappiamo poco dei nostri amici: ad esempio, voi sapete da che pianeta vengono?? Ve lo siete mai chiesti?

Io me lo chiedo spesso, perché quasi a volte non ci credo che vengono dal nostro stesso pianeta Terra, con l’amore unico e incondizionato che sono in grado di portare nonostante tutto!

Ma torniamo a noi, cari amici cinofili.
Conoscere di più sui cani ci può aiutare a comprendere alcuni atteggiamenti del nostro amico a quattro zampe.

Ecco 10 cose che, forse, non sapevate:

1. Il cane appartiene al genere Canis, come i lupi, i dingo, i coyote, gli sciacalli e le volpi.

2. I cani più piccoli sono i Chihuahua e i più grandi sono gli Alani: a questo proposito, un dato interessante sull’età media di vita dei cani mostra che più sono piccoli, più vivono a lungo.

3. I cani più pesanti sono i San Bernardo, mentre i più veloci sono i Greyhound che arrivano fino a 70km/ora.

4. Non esiste altra specie al mondo con una tale diversità di razze: attualmente se ne contano oltre 800 con caratteristiche diverse.

5. Un cagnolino appena nato non vede né sente nulla e nella sua prima settimana di vita dorme il 90% del tempo, mentre mangia per il restante 10%.

6. Una volta adulto, il cane riesce a udire suoni distanti 225 metri e sviluppa una visione notturna superiore rispetto a quella umana.

7. Nella stagione calda, i cani sudano attraverso i cuscinetti dei piedi.

8. Per rinfrescarsi, i cani utilizzano le narici: più lungo è il muso del cane, più facile è per lui rinfrescarsi velocemente.

9. Numerosi studi dicono che il cervello canino, durante il sonno, ha un comportamento molto simile a quello umano: pare che anche i cani sognino e ad osservarli dormire è proprio quello che si sospetta.

10. Il cane sa esattamente quando mangiare, dormire, andare a spasso e via dicendo, grazie ad un orologio biologico molto preciso.

La 10, probabilmente, la sospettavate vista l’affettuosa insistenza con cui il vostro cane vi chiama quando ha bisogno…

Il vostro amico a quattro zampe è un mondo i stimoli, di emozioni e di esperienze: il mio consiglio per voi è di stargli vicino e imparare a capirlo sempre meglio, per stupirlo ed educarlo con il divertimento di tutta la vostra famiglia!

Provate e fatemi sapere come va!

 

Andrea Grisi

Il 10 aprile apre la scuola di Addestratori Esperti Cinofili

Cari amici cinofili, sono sbalordito dall’enorme partecipazione che riservate sempre alle mie iniziative!

Sono enormemente fortunato a fare questo lavoro e, come sapete, oggi sarebbe dovuta partire la mia scuola per Addestratori Esperti Cinofili di cui vi avevo già parlato sul sito, in questo articolo http://www.andreagrisi.it/blog/primo-corso-per-addestratori-esperti-cinofili/.

Io e gli organizzatori della scuola Doctor Dog non ci aspettavamo il boom di iscrizioni che abbiamo, invece, ricevuto e questo ci ha creato dei problemi di comunicazione dati con la Regione Lombardia.

A causa di questo disguido, con tanta apprensione e confidando nella vostra comprensione, vi comunico che la scuola Doctor Dog partirà il prossimo 10 aprile!

Non tutto il male vien per nuocere però, perché questo dà diritto di iscriversi anche a chi, fra voi, non ha letto prima la notizia o era indeciso: infatti, avete tempo fino al 6 aprile per inviarmi tutta la documentazione necessaria!

Nel frattempo, in attesa di incontrarvi, vi parlo del corso che avvierò con la mia scuola.

Il corso a cui sto per dar vita formerà tanti futuri addestratori cinofili, esperti nella cura dei nostri amici a quattro zampe… Ma in cosa consiste esattamente la loro futura professione?

In cosa vi può essere utile un Addestratore Esperto Cinofilo?

Questa figura ha le competenze per insegnare al vostro cane a compiere delle azioni ben precise e a svolgere compiti specifici, sotto il suo controllo.

L’Addestratore Esperto Cinofilo è una figura che ha appreso le tecniche necessarie per educare il cane e il suo proprietario, aiutando quest’ultimo a comprendere, indirizzare ed eventualmente correggere i comportamenti del cane all’interno della famiglia (branco), negli spazi domestici e all’esterno.

Quello dell’addestratore è un ruolo molto affascinante che affronta la convivenza col cane andando a fondo, anche a livello psicologico, del complesso binomio uomo-animale e si prende cura del benessere psicofisico di entrambi.

Formare il cane è un’azione che va fatta con passione, non ci sono alternative.

I nostri amici animali si accorgono quando ci occupiamo di loro appieno e quando, invece, lo facciamo contro voglia, perché dobbiamo farlo.

La buona attitudine è parte di ogni argomento del nostro corso professionale: i partecipanti al nostro corso per Addestratori Esperti Cinofili sapranno a cosa vanno incontro, con i cani e anche con i loro padroni.

Nella mia esperienza, un cane educato si riconosce da lontano: ascolta il suo padrone, non tira al guinzaglio e non crea problemi di sorta all’interno dell’ambiente domestico.

Per arrivare a questo, il cane ha bisogno della vostra attenzione e di indicazioni dategli proprio da un addestratore cinofilo.

All’avvicinarsi dell’importante giorno di apertura della mia scuola Doctor Dog, auguro ai partecipanti tutta la fortuna e la passione che un lavoro come quello dell’addestratore di cani può portare e, soprattutto, far crescere in maniera esponenziale con tante, tante, soddisfazioni.

Grazie a tutti voi che fate parte del mio meraviglioso percorso!

Andrea Grisi

Cani e primavera, attenzione ai pericoli da evitare!

Allergie, alimentazione, zecche, parassitarie, pelo: arriva la primavera e queste sono solo alcune delle cose che dovete tenere sotto stretta osservazione.

Cari amici cinofili, dovete sapere che il cambio di stagione, con i suoi sbalzi termici e i cambiamenti climatici, può nascondere qualche insidia per i nostri cani.

In primavera tornano parecchi disturbi e patologie, si risvegliano gli ormoni e spuntano parassiti e piante tossiche.

Pulci e zecche si diffondo in particolare tra Marzo e Giugno, sembrano delle vesciche lisce e, in genere, attaccano il pelo del cane dove è più fino, sulle orecchie, sull’addome e sul viso. Un controllo continuo e attento del vostro animale può aiutarvi a identificarle con più facilità e, certamente, non potrete fare a meno di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia per sapere come prevenire il problema.

Il periodo primaverile porta anche le prime zanzare, con il parassita della filariosi.

Questo verme, dopo il morso dell’insetto, viaggia fino ad attaccarsi ai vasi sanguigni nei polmoni del cane. La filariosi può così creare complicazioni polmonari e, nei casi più gravi, la morte.

Mi raccomando, vaccinate il vostro cane come consigliato e rivolgetevi al vostro veterinario per evitare le infestazioni!

Primavera significa anche pulizie nelle nostre case: avete mai pensato che un prodotto che utilizzate potrebbe essere tossico per il vostro cane?

Ebbene sì, cari amici. Purtroppo c’è anche questo aspetto, spesso sottovalutato, che può nuocere gravemente al nostro amico a quattro zampe.

Controllate sempre la natura dei prodotti detergenti che usate e controllate il vostro cane, affinché non ingerisca utensili, lame, chiodi o materiale tossico.

Il giardino non è da meno in termini di pericolosità: utilizzate insetticidi, fertilizzanti o pesticidi?

Possono essere tossici per il vostro cane, se ingeriti.

Rimuovete piante e fiori velenosi come ad esempio crocus, gigli, tulipani, narcisi, bucaneve, aconito e giacinti (ce ne sono molti altri, fate una ricerca più approfondita).

Allergie e alimentazione fanno poi la differenza per la salute del vostro amico a quattro zampe: che si tratti di punture di insetti, di polline, di polvere o di piante, il cane potrebbe soffrire dagli starnuti allo shock anafilattico.

Anche le passeggiate diventano un pericolo, se non tenete conto di accorgimenti fondamentali.

Il caldo rende più assetato il vostro cane: idratatelo regolarmente portando una bottiglia di acqua.

La protezione solare, per passeggiate sotto il sole, è molto importante perché anche i cani possono scottarsi: la loro pelle va protetta, con il consiglio del vostro veterinario.

Il pericolo maggiore durante le passeggiate sta poi nella probabilità che il vostro cane di smarrisca, perché attratto da qualche elemento dell’ambiente circostante.

Mai sottovalutare l’importanza del microchip e di una placchetta identificativa con i vostri contatti scritti sopra.

Quelle che vi ho elencato qui sono solo alcune delle raccomandazioni che vanno fatte in questa stagione ai proprietari di cani.

Per affrontare al meglio questa stagione, soprattutto se siete padroni di un cucciolo da poco tempo, rivolgetevi al vostro veterinario che saprà consigliarvi nel modo migliore possibile in base alla situazione!

 

Andrea Grisi

 

Processionarie: il pericolo per i nostri cani!

Amici cinofili inizia la primavera e i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di noi per sconfiggere un nemico insidioso e pericoloso, la processionaria.

Se non avete ancora avuto a che fare con questo problema, vi illustro un po’ con chi abbiamo a che fare.

La processionaria è un lepidottero, ovvero una farfalla: il suo ciclo vitale passa da uovo a larva (o bruco), poi a crisalide e infine a farfalla adulta.

Allo stadio di larva, le processionarie sono un pericolo per la salute umana e possono essere addirittura letali per il cane: questi bruchi stimolano la sua curiosità camminando in processione (da qui ha origine il loro nome), sono parassiti delle piante su cui vivono e che, spesso, distruggono completamente.

Il pericolo è rappresentato dai peli urticanti che ricoprono il corpo delle processionarie, che vengono trasportati dal vento e che quindi possono colpire anche lontano dai bruchi.

Il momento di maggiore pericolo, come vi dicevo all’inizio di questo articolo, è tra marzo e aprile e quindi ora.

Quando la temperatura ambientale diventa più mite, le larve di processionaria escono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi e raggiungono un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide che, successivamente, diventerà farfalla.

Ciascuna larva è lunga circa 4 – 5 cm, ha il capo di colore nero e il corpo grigio sui lati, rosso fulvo sul dorso.

I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.

I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono: improvvisa e intensa salivazione, la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

Quando un cane entra in contatto con la processionaria la situazione si aggrava in breve tempo.

È bene quindi agire in fretta con un intervento di primo soccorso, allontanando la sostanza irritante dal cavo orale dell’animale: procedere effettuando un lavaggio della bocca più abbondante possibile, con una soluzione di acqua e bicarbonato, utilizzando una siringa sprovvista di ago in caso il cane non si lasci toccare in bocca.

Il passo successivo è correre dal veterinario che applicherà le cure necessarie.

La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007, soprattutto in quelle aree identificate, in cui “è stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.

Nonostante queste azioni incoraggianti da parte del Governo, cari amici cinofili, non sottovalutate mai questo parassita e tenete al sicuro i vostri cani!

 

Andrea Grisi

Test CAE-1 e corso di preparazione

Immaginatevi se esistesse un test in grado di certificare che il nostro cane è ben educato e che voi siete dei buoni cittadini.

Che un professionista vi valuti per il lavoro e la complicità che avete con lui.
Esiste un ente che ve lo dica? Sì amici cinofili, l’E.N.C.I. tramite il patentino CAE-1, ed in questo articolo approfondirò con voi di cosa si tratta.

“Il CAE-1 è un test che mira a certificare un cane socialmente affidabile e senza problematiche di comportamento prendendo in considerazione il binomio cane-conduttore nella vita quotidiana.”

L’età minima di partecipazione per il cane è di 15 mesi, mentre per il conduttore di 12 anni.

Al CAE-1 possono partecipare cani di tutte le razze, compresi i meticci. La prova d’esame si effettuerà in un campo accreditato E.N.C.I. (in tutta sicurezza). Il cane dovrà essere equilibrato, amichevole ed essere educato con il conduttore che lo accompagna.

Alcune prove saranno:
– presentazione al giudice del cane;
– lettura del microchip;
– dimostrazione della cura del cane indifferenza alla spazzola;
– l’indifferenza ad un cane di sesso opposto;
e così via….

Il CAE-1 è giudicato da un Esperto Giudice l’E.N.C.I.

Al superamento del test CAE-1 da parte del binomio cane-conduttore, è previsto il rilascio di un tesserino di riconoscimento (patentino) riferito ad ogni binomio. Poiché un cane può partecipare a più test con differenti conduttori, lo stesso soggetto può avere più patentini che ne riconoscano la conduzione certificata.

Se il test non viene superato?
Impossibile se frequenterete con me il corso di preparazione al CAE-1: http://www.andreagrisi.it/eventi-workshop/preparazione-cae-1-enci/

Infine, il mio consiglio per voi è quello di sottoporvi a questo test con i vostri cani, perché oltre a rafforzare il rapporto con il vostro amico, imparerete a gestirlo in tutte le situazioni della vita quotidiana, dall’indifferenza agli altri cani, alle persone etc.

Inoltre, avere un tesserino che certifica l’affidabilità del vostro cane può esservi utile in svariate situazioni: pensate ad esempio a una vacanza in hotel, in cui potete rassicurare l’albergatore o gli altri ospiti sull’affidabilità del vostro cane sia di piccola o grossa taglia.

Avete dubbi o perplessità?
Scrivetemi, altrimenti vi aspetto al corso di preparazione al test CAE-1!
Tutti cani che partecipano ai miei video e alle mie iniziative hanno il Patentino CAE-1.

Andrea Grisi

Primo corso per Addestratori Esperti Cinofili!

Quando si tratta dei nostri cani, non c’è dettaglio che non vorremmo conoscere per migliorare il nostro rapporto con loro, per capire al meglio le loro esigenze e per essere dei bravi padroni.

Se avete letto il mio libro sapete che i cani sono il mio primo amore ed è per questo che, con trent’anni di attività ed esperienza cinofila, è giunto per me il momento di insegnare tutto quello che ho imparato dai miei amici a quattro e due zampe.

Il 10 Aprile apre la scuola “Doctor Dog di Andrea Grisi” in collaborazione con la TSS, Target Service Solution di Brescia, ente accreditato in Regione Lombardia.

Oltre ad aver scelto la miglior scuola di formazione per futuri “Addestratori Esperti Cinofili”, ho scelto per voi anche i migliori professionisti.

Grazie a questa nuova opportunità, come Educatore Cinofilo, potrò dedicarmi alla formazione di chi, come me, ha a cuore la felicità del proprio amico a quattro zampe.

Il corso di “Doctor Dog” sarà aperto a tutti, uomini e donne senza limiti di età, con o senza il proprio cane. Sarà specifico, a numero chiuso e indirizzato a coloro che vogliono trasformare la propria passione per i cani in un’attività utile e costruttiva.

Il mio obiettivo di Educatore Cinofilo è portarvi a conoscere e, soprattutto, a riconoscere i comportamenti del vostro cane e dei cani che incontrerete nella vostra nuova, meravigliosa attività.

Attraverso il corso professionale di “Doctor Dog”, riconosciuto dalla regione con codice Istat 5.4.5.1 Addestratori di Animali e 5.4.5.2 Custodi ed allevatori di animali domestici e da esposizione, io e gli altri Educatori Cinofili professionisti vi prepareremo ad avviare il vostro percorso.

Vi insegneremo come aprire un campo, come pubblicizzare la vostra nuova professione e come iniziare a lavorare al meglio con gli animali.

Il corso si svilupperà in:

  • 70 ore in Aula in orari serali, il Lunedì e il Giovedì dalle ore 19.00 alle 22.00;
  • 104 ore di pratica sul campo di addestramento, tutti i sabati dalle ore 8.00 alle 13.00.

 

Alcuni dei punti fondamentali, che da futuri Addestratori Esperti Cinofili affronterete nel mio corso, sono:

  • Cura e Salute
  • Evoluzione delle Razze
  • Regolamenti Esposizioni di bellezza
  • Comunicazione Umana ed energia del cane#
  • Strategie Pubblicitarie
  • Apertura di un Campo

 

Perché scegliere il corso di “Doctor Dog”?

All’iscrizione avrete tutte le dispense fornite da noi, troverete dei professionisti preparati e certificati in grado di seguirvi su ogni aspetto del programma, avrete la possibilità di recuperare parte del corso aprendo qualsiasi Partita IVA presso la TSS e, ultimo ma non certo per importanza, riceverete l’Attestato riconosciuto dalla Regione Lombardia con codice matricola.

Inoltre da noi avete la possibilità di pagare il corso in comode rate, in tutta tranquillità.

Pronti per iniziare il vostro percorso di Addestratori Esperti Cinofili?

Vi aspetto il 10 aprile!

Andrea Grisi
segreteria@andreagrisi.it
grisi.andrea@tiscali.it
stella.bertoletti@targetsolution.it

Segreteria Doctor Dog tel. 3312635855

Target Service Solution Via XX Settembre n. 2     cap. 25122   Brescia tel. 030 2808870

locandina-corso-addestratore-esperto-cinofilo-aprile-2017